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C. Schuhmacher, CC BY-SA 3.0 , via Wikimedia Commons

SAN MICHELE AL TAGLIAMENTO BIBIONE: IL NUOVO NOME RAFFORZA IL LEGAME TRA IL LITORALE E L’ENTROTERRA

Data Pubblicazione11 Apr 2024

Comunicato stampa 9 aprile 2024

Secondo la Fondazione Think Tank Nord Est il nuovo nome del Comune certifica l’importanza della destinazione turistica, ma al tempo stesso salvaguarda l’identità del territorio.


Come certificano da tempo le statistiche sul movimento turistico, Bibione è stabilmente tra le prime dieci località più visitate di tutta Italia. Tuttavia, scorrendo la graduatoria dei Comuni per presenze turistiche il nome di Bibione non compare, in quanto viene riportata la denominazione istituzionale di San Michele al Tagliamento.

“L’aggiunta di Bibione al nome del Comune di San Michele al Tagliamento porrebbe fine ad un’anomalia – spiega Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est – in quanto Bibione è l’unico caso, tra le principali località turistiche italiane, in cui la destinazione non è riportata nella denominazione comunale. Si tratta quindi di colmare un gap a livello di comunicazione certificando la notorietà di Bibione in virtù della sua rilevanza dal punto di vista turistico”.

D’altro canto, la modifica della denominazione comunale non è un evento così raro nel panorama italiano. Infatti, secondo un’analisi della Fondazione, nel nostro Paese negli ultimi vent’anni sono stati 37 i Comuni che hanno cambiato il proprio nome: in 26 casi (il 70%) è stato aggiunto un toponimo riferito al principale elemento turistico del territorio, come ad esempio il lago di Garda, le colline del Monferrato (Patrimonio Unesco) o le terme. Alcuni Municipi dell’Alto Adige hanno inserito la denominazione “sulla strada del vino” per richiamare la propria vocazione enoturistica, facendo diventare la modifica del nome un vero e proprio strumento di marketing territoriale.

“Il cambio della denominazione comunale permetterà a Bibione di guadagnare un po’ di visibilità a livello istituzionale – precisa Ferrarelli – ma al tempo stesso nessuno sarà penalizzato, perché non verranno eliminati gli altri termini presenti nel nome del Comune e quindi si conserverà intatta l’identità del territorio. Abbinare la denominazione comunale ad un’eccellenza turistica come Bibione dovrebbe essere motivo d’orgoglio per tutti, oltre che veicolo di maggiore riconoscibilità per San Michele: si potrebbe quindi creare un legame identitario ancora più forte tra entroterra e litorale. Non dobbiamo poi dimenticare – aggiunge Ferrarelli – che il settore turistico di Bibione è strettamente legato al territorio retrostante anche dalle relazioni di fornitura di prodotti e servizi, basti pensare all’edilizia, alle imprese artigiane e agli studi tecnici.”

 

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