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PASSAPORTO VACCINALE PER IL TURISMO: UN’OCCASIONE DI RILANCIO PER IL NORDEST

PASSAPORTO VACCINALE PER IL TURISMO: UN’OCCASIONE DI RILANCIO PER IL NORDEST

Data Pubblicazione22 Mar 2021

Comunicato stampa 18 marzo 2021

PASSAPORTO VACCINALE PER IL TURISMO:

UN’OCCASIONE DI RILANCIO PER IL NORDEST.

 

In Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto i turisti europei sono più del 50%. Secondo la Fondazione Think Tank Nord Est si deve però accelerare la vaccinazione e servono anche misure per favorire gli investimenti delle imprese.

 

La proposta di un “digital green pass”, che permetta ai cittadini dell’Unione Europea di muoversi in sicurezza evitando la quarantena, potrebbe essere una vera occasione di rilancio per il turismo del nostro Paese, soprattutto per le regioni di Nordest.

Infatti, secondo l’analisi della Fondazione Think Tank Nord Est, in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto, la quota di presenze turistiche determinate dai Paesi che potrebbero adottare questo speciale passaporto supera il 50%. Secondo la proposta discussa dalla Commissione Europea, il documento sarà valido in tutti gli Stati membri, ma sarà aperto anche a Svizzera, Liechtenstein, Norvegia ed Islanda.

E’ il Trentino Alto Adige la regione cui potrebbe giovare maggiormente il “digital green pass”, in quanto in media la quota di presenze turistiche provenienti dai Paesi europei è di quasi il 55%. Si tratterebbe di un’opportunità molto interessante anche per le altre regioni di Nordest: infatti la quota di ospiti europei si aggira attorno al 50% in Friuli Venezia Giulia e Veneto. Ottime prospettive si aprirebbero anche per la Sardegna, dove le presenze turistiche europee sono intorno al 42%. In Lombardia e Sicilia la quota è rispettivamente del 36% e del 35%, ma supera il 30% anche in Piemonte e Toscana. In media, in Italia, la quota di presenze turistiche messe insieme dai Paesi che potrebbero adottare il passaporto vaccinale è di quasi il 34%.

A livello territoriale, le province di Nordest più favorite dal “digital green pass” sarebbero Gorizia e Bolzano, dove le presenze turistiche provenienti dai Paesi europei sono in media il 65,5%. La provincia più avvantaggiata del Veneto sarebbe invece Verona, che registra una quota di ospiti europei del 64%. Sopra il 50% anche Venezia ed Udine, mentre Rovigo si attesta al 43%. A Trieste e Trento la quota è circa il 36%.

“La proposta di un pass per agevolare gli spostamenti dei cittadini dell’Unione Europea per motivi turistici – spiega Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est e del Distretto Turistico Venezia Orientale – potrebbe certamente agevolare la ripartenza del settore, in particolare a Nordest. Il presupposto è però l’accelerazione del percorso vaccinale, che deve procedere senza indugi, altrimenti i turisti preferiranno le destinazioni dichiaratesi “covid free”. D’altro canto, le imprese hanno invece bisogno di forti incentivi agli investimenti, in termini di finanziamenti agevolati garantiti, con tempi di rimborso fino a 30 anni. Il rilancio del settore turistico passa anche attraverso il rinnovamento delle strutture ricettive – conclude Ferrarelli – per cui auspichiamo che il Ministro Garavaglia adotti al più presto importanti misure a beneficio delle aziende turistiche.”

 

Quota % di presenze turistiche provenienti dai Paesi che potrebbero adottare il “digital green pass”, per regione.

 

Quota % di presenze turistiche provenienti dai Paesi che potrebbero adottare il “digital green pass”, per provincia del Nordest.

 

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