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VENEZIA ORIENTALE SPIAGGIA D’EUROPA

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VENEZIA ORIENTALE SPIAGGIA D’EUROPA

Turismo e Cultura
Data Pubblicazione14 Lug 2023

Territorio dalla naturale vocazione internazionale, nel 2022 ha registrato una forte crescita delle presenze di turisti stranieri, su livelli oggi già superiori al pre-pandemia. Queste spiagge sono le principali destinazioni turistiche balneari d’Italia e si caratterizzano per la prevalenza di ospiti provenienti da Germania, Austria e Svizzera. Importanti anche i flussi turistici dai Paesi dell’Europa orientale, Danimarca e Olanda.

 

Le spiagge della Venezia Orientale.

 

LE SPIAGGE DELLA VENEZIA ORIENTALE FAMOSE IN TUTTA EUROPA.

Cavallino, Bibione, Jesolo, Caorle ed Eraclea sono nomi molto noti tra i turisti stranieri di tutta Europa, che ogni anno frequentano in massa queste località costiere della Venezia Orientale. Un sistema di accoglienza caratterizzato da standard qualitativi elevati ed una forte attenzione alla sostenibilità, che in primis i turisti stranieri riconoscono come valore fondamentale, al punto che già nel 2022 si sono presentati in misura maggiore rispetto al 2019, l’ultimo anno pre-pandemia.

Infatti, l’anno scorso, sulle spiagge della Venezia Orientale le presenze turistiche straniere sono state quasi 16 milioni – 15.924.122 secondo le statistiche ufficiali elaborate dalla Fondazione Think Tank Nord Est – contro i 15.753.295 di tre anni prima: oltre 170 mila presenze in più (+1,1%) rispetto al 2019, a testimoniare un’attrattività internazionale senza eguali.

In queste cinque lunghe spiagge sabbiose si parla soprattutto in tedesco: infatti, le presenze dei turisti provenienti dalla Germania sono oltre la metà (8,4 milioni pari al 52,5% del totale), cui si aggiungono i visitatori austriaci (2,7 milioni) e svizzeri (poco meno di un milione). Si tratta di flussi molto consistenti ed in crescita nel 2022: +11,7% i turisti dalla Germania rispetto al 2019, +8,5% quelli dall’Austria e +16% dalla Svizzera. Tedeschi, austriaci e svizzeri hanno rappresentato il 75% del movimento turistico straniero nelle spiagge della Venezia Orientale nel 2022: si tratta di visitatori che arrivano con la propria auto e mostrano un alto grado di fidelizzazione, continuando a scegliere anno dopo anno questo litorale.

Ma la Venezia Orientale è un’area frequentata anche da turisti di altri Paesi, in primis l’Europa orientale e il Nord Europa. Infatti, i visitatori provenienti da Repubblica Ceca (più di 700 mila) e Slovacchia (265 mila), in totale, mettono insieme quasi un milione di pernottamenti. A questi si aggiungono oltre 450 mila presenze dalla Polonia e più di 400 mila dall’Ungheria. Dati importanti, anche se i flussi provenienti da est non sono ancora tornati ai livelli del 2019. Significativa pure la presenza dei visitatori della Danimarca, con più di 420 mila pernottamenti, e dei Paesi Bassi con circa 340 mila presenze: anche danesi e olandesi non sono ritornati ai livelli pre-covid, ma la distanza non è ancora così rilevante. Come era prevedibile, invece, il calo più significativo riguarda gli ospiti russi (-83,6%), ma è importante anche la flessione dei turisti inglesi (-41%) e francesi (-38,8%): diminuzioni comunque più che compensate dall’aumento del mercato di lingua tedesca.

 

Presenze dei turisti stranieri sulle spiagge della Venezia Orientale* per Paese di provenienza, 2019-2022.

 

Suddivisione delle presenze turistiche straniere sulle spiagge della Venezia Orientale*per Paese di provenienza, 2022.

 

SULLE SPIAGGE DELLA VENEZIA ORIENTALE, TRA I LUOGHI PIU’ VISITATI DI TUTTA ITALIA, IL TURISMO CREA RICCHEZZA.

 

Il sistema di ospitalità delle spiagge della Venezia Orientale – è opportuno ricordarlo – rappresenta una delle principali destinazioni turistiche di tutto il Paese. Infatti, Cavallino, Bibione, Jesolo e Caorle sono stabilmente tra i luoghi più visitati in Italia, al pari delle grandi città d’arte: queste quattro località balneari sono saldamente collocate nella top ten dei Comuni italiani per presenze turistiche.

Nell’ultima graduatoria pre-covid (2019) si collocavano tra il sesto e il nono posto, dietro solamente a Roma, Venezia, Milano, Firenze e Rimini.

 

Presenze turistiche (in milioni) per Comune (primi 10 Comuni italiani), 2019.

Analogamente, il ranking a livello comunale costruito sul valore aggiunto turistico rispecchia quanto evidenziato dai flussi di visitatori e pertanto la Venezia Orientale è presente anche nei primi dieci posti di questa graduatoria. Per capire la rilevanza del fenomeno turistico in queste spiagge è opportuno precisare che si tratta di località con una popolazione residente ben inferiore ai 30.000 abitanti: nonostante ciò, compaiono in queste classifiche a fianco delle principali città del Paese. L’unica altra destinazione turistica balneare presente tra le prime dieci è Rimini, che è comunque una realtà urbana di circa 150.000 abitanti, peraltro capoluogo di provincia.

 

 

Valore aggiunto turistico (in milioni di euro) per Comune (primi 10 Comuni italiani), 2022.

 

Più in generale, il litorale della Venezia Orientale, mette insieme oltre 22 milioni di presenze turistiche all’anno: un dato raggiunto anche nel 2022, dopo l’exploit del 2019, a conferma dell’eccellenza di un territorio in grado di intercettare fin da subito la ripresa del movimento turistico, dopo lo stop ai flussi imposto dalla pandemia.

 

Presenze turistiche (in milioni) sulle spiagge della Venezia Orientale*, 2019-2022.

 

 

In particolare, se consideriamo il trimestre estivo per eccellenza (i mesi di giugno, luglio e agosto), il sistema di accoglienza di soli cinque Comuni (Cavallino Treporti, San Michele al Tagliamento, Jesolo, Caorle, Eraclea) registra oltre 17 milioni di presenze turistiche, diventando così la quinta regione turistica italiana! Durante l’estate, quindi, una piccola striscia di territorio costiero accoglie complessivamente più ospiti di regioni come Lombardia e Lazio (con le città di Milano e Roma), ma pure di Campania, Sardegna e Puglia, anch’esse contraddistinte da importanti mete balneari.

 

300 GIORNI DI SOLE ALL’ANNO SULLE SPIAGGE DELLA VENEZIA ORIENTALE. 

Il turismo balneare, come noto, è direttamente legato alle condizioni climatiche: infatti, la maggior parte dei flussi turistici che interessa le spiagge si registra durante il periodo estivo, quando il meteo è migliore e la temperatura del mare più elevata.

Soprattutto negli ultimi anni, abbiamo potuto sperimentare le conseguenze negative dei cambiamenti climatici: dalla siccità all’aumento degli eventi estremi, fino alla sempre più frequente erosione delle coste che penalizza anche le spiagge della Venezia Orientale.

Tuttavia, alcuni effetti del riscaldamento globale, come l’aumento generale delle temperature e la diminuzione delle precipitazioni, possono rappresentare un’opportunità per il sistema turistico. Negli ultimi anni, infatti, non solo durante l’estate, si sono registrati lunghi periodi caratterizzati da temperature miti ed assenza di precipitazioni: si tratta di condizioni che consentono di estendere il periodo dell’anno in cui si possono svolgere attività all’aperto.

Secondo un recente studio della Fondazione Think Tank Nord Est, che ha analizzato i dati raccolti da Arpav (Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto), il numero dei giorni soleggiati è in netta crescita: presso le stazioni di rilevazione posizionate lungo le spiagge della Venezia Orientale si è passati da una media di 281 giorni di sole all’anno nel periodo 2010-2016 a 288 tra 2017 e 2022. In particolare, tra 2019 e 2022 l’incremento è stato veramente significativo: il massimo si è raggiunto proprio nel 2022, con un valore ben superiore alle 300 giornate soleggiate lungo tutto il litorale.

 

Giorni soleggiati e giorni piovosi* all’anno sulle spiagge della Venezia Orientale**, 2016-2022.

Le spiagge della Venezia Orientale possono quindi contare su 300 giorni di sole all’anno.

In particolare poi, negli ultimi anni, le condizioni meteorologiche stanno creando interessanti opportunità di fruizione del litorale anche in primavera e autunno. Infatti, dal 2010 ad oggi, lungo le spiagge della Venezia Orientale si registra un netto calo dei mm di pioggia a marzo (da 99 nel periodo 2010-2016 a 50 tra 2017 e 2022) e ottobre (da 113 a 52), con la diminuzione anche dei giorni piovosi (da 8 a 5 sia in marzo che in ottobre). Queste caratteristiche climatiche rappresentano quindi la precondizione per un’apertura delle strutture di almeno 8 mesi all’anno.

 

 

Mm di pioggia e giorni piovosi* nei mesi di marzo e ottobre sulle spiagge della Venezia Orientale **, 2010-2022.

 

TURISMO TUTTO L’ANNO: L’AMBIZIOSO OBIETTIVO DELLE SPIAGGE DELLA VENEZIA ORIENTALE.

 

“Le spiagge della Venezia Orientale hanno da sempre una naturale vocazione internazionale – dichiara Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est e del Distretto Turistico Venezia Orientale – e possono quindi essere considerate la vera e propria spiaggia d’Europa. Proprio per questo, da tempo, tutto il sistema dell’accoglienza del litorale veneto ha investito sulla sostenibilità, tema molto caro ai turisti stranieri che arrivano sulle nostre spiagge. Non dimentichiamo – aggiunge Ferrarelli – che le spiagge della Venezia Orientale ospitano più turisti di gran parte delle regioni italiane, per cui gli imprenditori di questi territori sono dei veri e propri ambasciatori del sistema dell’accoglienza italiana.”

“Le spiagge della Venezia Orientale sperimentano un vero e proprio boom di visite da maggio a settembre, ma si sono poste l’ambizioso obiettivo di superare la stagionalità – continua Ferrarelli – puntando a sviluppare il turismo lungo tutto l’arco dell’anno. In questa prospettiva il cambiamento climatico, insieme alle molte criticità, ci presenta però anche qualche opportunità, perché ormai il litorale gode di 300 e più giorni di sole all’anno: abbiamo riscontrato una diminuzione della piovosità ed un aumento dei giorni soleggiati soprattutto nei mesi di marzo e ottobre, che infatti stanno registrando una crescita dei flussi turistici. Si tratta quindi di sviluppare eventi almeno per 8 mesi all’anno (da marzo a ottobre), proponendo anche la visita dell’entroterra, che può sorprendere ed attirare i turisti alla ricerca di visite culturali, di paesaggi incontaminati e lunghi percorsi ciclabili, di prodotti enogastronomici di eccellenza.”

 

  

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