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L’ISOLAMENTO INFRASTRUTTURALE DI BIBIONE: UN RISCHIO SEMPRE MAGGIORE PER CITTADINI, IMPRESE E TURISTI

L’ISOLAMENTO INFRASTRUTTURALE DI BIBIONE: UN RISCHIO SEMPRE MAGGIORE PER CITTADINI, IMPRESE E TURISTI

2020

08

SET

Comunicato stampa 8 settembre 2020

La Fondazione Think Tank Nord Est lancia l’allarme: “Da anni segnaliamo l’urgenza di realizzare un secondo accesso stradale a Bibione ed un casello autostradale dedicato, ma le istituzioni continuano a rinviare la soluzione di questi problemi”.

L’incidente di ieri pomeriggio ha evidenziato ancora una volta i limiti delle infrastrutture di accesso a Bibione. La località balneare, che prima della pandemia registrava nei mesi estivi più di 5 milioni di presenze turistiche, è dotata di un unico collegamento stradale dall’entroterra ed è priva di un casello autostradale dedicato.

I rischi che ne conseguono sono emersi nuovamente ieri, quando il sinistro avvenuto lungo la strada di ingresso a Bibione ha completamente bloccato per alcune ore la viabilità da e per la località turistica. Di fatto, Bibione è rimasta isolata ed in questi casi anche l’intervento dei soccorsi risulta difficoltoso. Le code hanno raggiunto i 10 chilometri, ma i disagi sarebbero potuti essere maggiori se l’incidente fosse avvenuto durante il periodo estivo o nel weekend, quando il traffico è più intenso.

La Fondazione Think Tank Nord Est da anni cerca di sensibilizzare amministratori, istituzioni e categorie economiche sulla necessità di intervenire per risolvere l’isolamento di Bibione. Non solo con incontri e studi (tra cui un convegno a Portogruaro nel maggio 2017), ma anche con proposte presentate in prima persona. Infatti, a fine 2019, un gruppo di imprenditori e professionisti soci della Fondazione ha presentato al Comune di San Michele al Tagliamento il progetto di fattibilità tecnico-economica del secondo accesso stradale a Bibione: si tratta di una bretella che collega la strada provinciale 74 nei pressi di Bevazzana con la località Pineda, bypassando così la zona centrale di Bibione.

Il progetto giunge a compimento di un percorso di studio di alcuni anni, durante i quali la Fondazione Think Tank Nord Est si è confrontata con la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica. Infatti, l’infrastruttura verrebbe realizzata con la formula del partenariato pubblico-privato: tuttavia, trattandosi di “opera fredda”, che non prevede un ritorno economico sotto forma di pedaggio, il recupero dell’investimento del privato avverrebbe attraverso un canone annuale versato dalla Pubblica Amministrazione, sulla base di un “pedaggio ombra” calcolato sul volume di traffico rilevato lungo l’infrastruttura. Una modalità innovativa, che per la prima volta verrebbe utilizzata in Italia.

“Da anni segnaliamo la necessità di intervenire con urgenza per potenziare il sistema infrastrutturale di accesso a Bibione – spiega Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est –  perché una località turistica così frequentata non può essere servita da un solo collegamento stradale ed essere ancora sprovvista di un casello autostradale appositamente dedicato. Non ci spieghiamo i continui rinvii della politica: l’isolamento di ieri ha palesato i problemi anche di sicurezza che possono crearsi in caso di incidente o di traffico molto sostenuto. Chiediamo all’Amministrazione Comunale di San Michele al Tagliamento e alla Regione Veneto – conclude Ferrarelli – una risposta concreta ai nostri continui appelli: cittadini, imprese e turisti vogliono sapere quali sono i tempi per la realizzazione del secondo accesso e del casello autostradale.”

 

 

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