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Lavoro a Nord-Est tra realtà e mondo virtuale

Lavoro a Nord-Est tra realtà e mondo virtuale

2022

18

OTT

Martedì 18 ottobre la Fondazione Think Tank Nord Est ha partecipato alla riunione interclub del Rotary Club Lignano Sabbiadoro Tagliamento con il Rotary Club Caorle, organizzata presso il Golf Club di Lignano, che ha trattato temi di stretta attualità per il mondo dell’impresa.

“Lavoro a Nord-Est: tra realtà e mondo virtuale” è stato l’argomento dibattuto nel corso della serata. I relatori sono stati Antonio Simeoni e Riccardo Dalla Torre. Antonio Simeoni, socio del RC Lignano Sabbiadoro Tagliamento nonché Past President, è dottore commercialista, amministratore e sindaco di varie società e vice presidente della Fondazione Think Tank Nord Est. Riccardo Dalla Torre, economista, è ricercatore presso la Fondazione Think Tank Nord Est. All’incontro, iniziato con i saluti dei due Presidenti – Stefano Montrone per il RC Lignano Sabbiadoro Tagliamento e Annamaria Colonna per il RC Caorle – ha partecipato anche il Sindaco di Lignano, Laura Giorgi.

Il filo conduttore della relazione del dott. Simeoni è stato la differenza tra la realtà dei fatti riscontrata dagli operatori economici e la visione virtuale del mondo trasmessa dai media e dalla politica. Da un lato, ha spiegato Simeoni, c’è la realtà del mondo del lavoro degli ultimi anni: un sistema molto articolato e dinamico, come testimoniato dal volume d’affari delle società di lavoro interinale e selezione del personale (Adecco, Umana, ecc.), dai numerosi siti web di ricerca e selezione del personale, dalle convenzioni tra aziende e istituti scolastici, nonché dall’intensa attività degli uffici di collocamento. Dall’altro lato, invece, c’è il mondo virtuale simbolicamente rappresentato dai “navigator”, istituiti dal D.L. 4/2019 (convertito in L. 26/2019) del Governo Conte I: una sorta di assistenti dei centri per l’impiego, che avrebbero dovuto accompagnare e facilitare le nuove assunzioni delle persone destinatarie del reddito di cittadinanza e che invece sono diventati, a loro volta, dei precari da stabilizzare.

Il dott. Dalla Torre ha presentato alcune statistiche relative al mondo del lavoro. In primo luogo è stato evidenziato il buon livello dell’occupazione, in particolare a Nordest. In seguito sono stati illustrati alcuni dati relativi alle previsioni di assunzione, che testimoniano la forte ripresa, già nel 2021, della domanda di lavoro: in particolare il settore turistico ha espresso un elevato fabbisogno di manodopera, a causa dell’elevato turnover della stessa, della stagionalità degli impieghi, della fuoriuscita di una parte dei lavoratori del settore a beneficio di altri comparti considerati più “sicuri”, della diminuzione degli stranieri. Il risultato finale è un significativo squilibrio tra domanda e offerta di lavoro.

Il dott. Simeoni ha poi sostenuto che provvedimenti come “quota 100” o il reddito di cittadinanza hanno aggravato la situazione, in quanto hanno tolto altre persone dal mercato del lavoro. Peraltro, ha precisato il dott. Dalla Torre, il reddito di cittadinanza ha “premiato” soprattutto le persone che vivono da sole e non invece i nuclei familiari con figli minori.

La differenza tra realtà e mondo virtuale, ha aggiunto il dott. Simeoni, si è riscontrata anche in tema di lavoratori stranieri, oggi essenziali per le nostre imprese: a lungo si è ritenuto che la priorità fosse quella di garantire un’occupazione agli italiani, dimenticando come si stiano già dispiegando gli effetti del declino demografico del nostro Paese anche sul mercato del lavoro, con un eccesso della domanda rispetto all’offerta, soprattutto per alcune mansioni.

Le conclusioni del dott. Simeoni hanno riportato al centro del dibattito il tema del merito e della competenza: attorno a questi principi si dovrebbe fissare un sistema di regole nuove in materia sociale e del lavoro. In questa prospettiva si muovono anche le proposte della Fondazione presentate dal dott. Dalla Torre, a partire dalla riduzione del costo del lavoro, la revisione del reddito di cittadinanza, la riforma delle normative sull’immigrazione.

Non bastano quindi soluzioni semplici – come prepensionamenti o sussidi – a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, ma sono necessarie proposte articolate ed interventi coerenti con l’evoluzione della nostra società e le caratteristiche delle nostre imprese.