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CASELLO DI BIBIONE: IL RITARDO NELLA REALIZZAZIONE PENALIZZA TUTTO L’ALTO ADRIATICO

CASELLO DI BIBIONE: IL RITARDO NELLA REALIZZAZIONE PENALIZZA TUTTO L’ALTO ADRIATICO

2021

18

GEN

Comunicato stampa 18 gennaio 2021

 

Nuovo richiamo della Fondazione Think Tank Nord Est alle istituzioni: la dotazione infrastrutturale è inferiore a quella della Riviera Romagnola, servono al più presto adeguamenti sulla tratta veneta della A4.

 

Sono proseguiti anche nel corso del weekend appena trascorso i lavori di completamento della terza corsia della A4, ma non ci sono ancora tempi certi in merito alla realizzazione del casello di Bibione. Nel corso degli anni si sono moltiplicati gli annunci: inizialmente previsto nel 2026, la realizzazione dello svincolo è stata anticipata al 2020, per poi slittare al 2023. Oggi però le incertezze sono ancora molte.

La Fondazione Think Tank Nord Est da tempo evidenzia l’urgenza di potenziare il sistema di accesso alle spiagge dell’Alto Adriatico, garantendo anche a Bibione un casello autostradale dedicato, al fine di “liberare” quello di Latisana ed eliminare le frequentissime code in uscita ed in entrata nel corso del periodo estivo.

Secondo le analisi svolte in questi anni dalla Fondazione, infatti, tuttora il sistema turistico-balneare dell’Alto Adriatico ha una dotazione infrastrutturale inferiore a quella di uno dei suoi principali competitor: la Riviera Romagnola. Lungo i 51 km del tratto autostradale della A4 compresi tra Meolo e Latisana, infatti, ci sono solamente 6 svincoli: Meolo-Roncade, San Donà-Noventa, Cessalto, San Stino, Portogruaro e Latisana. Tra questi, solamente 5 sono a servizio delle spiagge, in quanto va escluso il casello di Cessalto. Quindi, in media, il litorale può contare su uno svincolo ogni 10 km circa. Scendendo lungo la A14, invece, nei 50 km tra Cesena e Cattolica si trovano 7 caselli, tutti a servizio del litorale romagnolo, che può quindi contare, in media, su uno svincolo ogni 7,2 km circa.

Si tratta, quindi, di un gap infrastrutturale importante, da colmare al più presto. Infatti, nel complesso, le spiagge dell’Alto Adriatico da Cavallino a Lignano mettono insieme nel periodo estivo più o meno lo stesso numero di arrivi di turisti (circa 3 milioni), rispetto alla Riviera Romagnola da Cervia a Gabicce. Inoltre, Cavallino-Treporti, San Michele al Tagliamento con la spiaggia di Bibione, Jesolo e Caorle sono stabilmente tra i 10 Comuni con più presenze turistiche di tutta Italia, insieme a Rimini ed alle città di Roma, Venezia, Milano, Firenze e Napoli.

“La pandemia farà aumentare i turisti che si sposteranno con la propria automobile – precisa Antonio Ferrarelli, presidente della Fondazione Think Tank Nord Est – per cui dobbiamo attrezzarci per evitare le code in ingresso e in uscita dalle località balneari, considerando anche i flussi generati dal turismo di prossimità e dai “pendolari” delle spiagge. Il settore turistico si trova in grande difficoltà: non possiamo correre il rischio che una parte dei visitatori scelga altre destinazioni, in quanto meglio servite dal sistema infrastrutturale. Bibione è particolarmente penalizzata, perché non ha un casello autostradale dedicato, ma questo deficit si ripercuote anche su Lignano. Da tempo – conclude Ferrarelli – chiediamo alle istituzioni di intervenire da subito sul tratto veneto della A4, che oggi registra il maggior numero di incidenti, e di anticipare la realizzazione dello svincolo di Bibione, richiesto dai turisti e da tutti gli operatori: adesso è arrivato il momento di stabilire una data certa per l’inizio dei lavori.”

 

 

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