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Non solo lavoratori stagionali nel turismo, nel Nord Est boom del tempo indeterminato

Non solo lavoratori stagionali nel turismo, nel Nord Est boom del tempo indeterminato

Data Pubblicazione03 Lug 2015

Le previsioni di assunzione confermano la rilevanza del settore turistico a Nord Est, soprattutto nella stagione estiva. Da aprile a giugno 2015, 4 assunzioni su 10 riguardano il turismo. Non sono solo stagionali: rispetto al II trimestre 2014 si registra un forte aumento dei contratti a tempo indeterminato, in Veneto si raggiunge il 10%.

 

A Nord Est 4 assunzioni su 10 riguardano il turismo. Se l’economia del Nord Est riparte, buona parte del merito è del comparto turistico. Think Tank Nord Est ha analizzato i dati di Unioncamere sulle previsioni di assunzione nel secondo trimestre dell’anno: delle oltre 40 mila assunzioni previste da aprile a giugno 2015 nel Nord Est, più di 16 mila riguardano il settore turistico. Vale a dire che 4 nuove assunzioni su 10 si riferiscono al turismo, con una quota più elevata in Trentino Alto Adige (64%), in particolare in provincia di Bolzano (72%). Ma il contributo del settore turistico alle nuove assunzioni è fondamentale anche nelle province di Trento (54%), Venezia (49%), Belluno (48%) e Udine (44%).

Boom dei contratti a tempo indeterminato nel turismo. Per il solo comparto turistico, Think Tank Nord Est ha stimato, a partire dai dati di Unioncamere, oltre 1.000 assunzioni a tempo indeterminato nelle regioni di Nord Est per il secondo trimestre 2015. Si tratta di un dato in forte crescita, rispetto alle 400 nuove assunzioni dello stesso periodo dello scorso anno. In Veneto i nuovi contratti a tempo indeterminato nel turismo sono ormai il 10% contro il 4,6% del 2014, ma sono in aumento anche in Friuli Venezia Giulia (6,6% rispetto al 3,4%) ed in Trentino Alto Adige (3,2% contro lo 0,3%).

Il turismo “assorbe” un quinto dell’aumento delle assunzioni. Rispetto al secondo trimestre dell’anno scorso, sono previste quasi 8 mila assunzioni in più a Nord Est: di queste, 1.700 si riferiscono al turismo, che quindi “assorbe” oltre un quinto delle nuove assunzioni. A Nord Est il comparto turistico registra un aumento del 12% dei contratti di lavoro rispetto al secondo trimestre 2014, grazie soprattutto al contributo del Friuli Venezia Giulia (+71%); bene anche il Trentino Alto Adige (+25%), leggero calo in Veneto (-7%).

Aumenta anche il numero degli stagionali, ma la loro quota è in leggero calo. Tra le nuove assunzioni, una quota importante riguarda i cosiddetti lavoratori stagionali, che in media sono più di 8 su 10 nel secondo trimestre 2015 (ma sono addirittura 9 su 10 in Trentino Alto Adige). La loro quota è tuttavia in leggera flessione rispetto allo scorso anno, ma nell’ultimo trimestre vale comunque quasi 1.300 assunzioni nel Nord Est.

“I dati sulle previsioni di assunzione confermano ancora una volta la rilevanza del settore turistico per l’economia del Paese – afferma il Presidente della Fondazione Think Tank Nord Est Antonio Ferrarelli – ed in particolare delle regioni di Nord Est. Ma l’aspetto più significativo – continua Ferrarelli – è la forte crescita dei contratti a tempo indeterminato, che si aggiunge al fondamentale contributo dei lavoratori stagionali. Forse gli effetti del Jobs Act cominciano a vedersi. Questo ci fa capire l’importanza delle misure a favore delle imprese turistiche, anche considerando la lunga catena di fornitura del turismo, che a Nord Est coinvolge moltissime aziende manifatturiere.”